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Fiori esotici e fiocchi nei gioielli del Barocco europeo

16 Giu

All’inizio del XVII secolo si assiste al declino dell’influsso spagnolo sulla vita delle corti europee e al contemporaneo emergere dell’egemonia stilistica francese. Intorno al 1630 la moda trasforma gli abiti in vaporose vesti generosamente scollate con maniche rigonfie, mentre le capigliature, lasciate scendere sulle spalle in morbidi boccoli appaiono agghindate in forme meno austere. Sono costantemente presenti le perle, che apparentemente soppiantano quasi del tutto altri ornamenti, almeno per un breve periodo. Si intende inoltre ad enfatizzare le gemme, disposte in modo simmetrico e astratto, in sostituzione delle figure scolpite e smaltate preferite nelle precedenti montature.

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fig.1. Incisone da un disegno di Jean Toutin. V&A Museum

L’ispirazione è spesso dettata dalla botanica, in particolare quando è associata alle nuove tecniche d’uso dello smalto. La tecnica per dipingere a smalto in vari colori sull’oro viene sviluppata nei primi decenni del secolo da Jean Toutin (1578-1644), originario di Chateaudun e perdurò fino alla fine del ‘600. Egli, come altri orafi francesi, eseguiva disegni preparatori, che venivano poi diffusi nel resto d’Europa tramite incisioni, tuttora conservate presso i più importanti musei di arti applicate. Fig.1-2

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Fig.2. Incisione da un disegno di Jean Toutin. V&A Museum

Lo strato iniziale era in genere bianco opaco, azzurro chiaro o nero e in molti pezzi si riscontra in fatti solo questa combinazione cromatica, ma i pittori su smalto più abili ottenevano comunque con un’ampia tavolozza cromatica e sottili pennellate, delicati fiori, paesaggi e scene religiose o allegoriche. Le casse e i quadranti degli orologi si prestavano in particolar modo a questo trattamento e venivano quindi decorati sia all’esterno che all’interno. Talvolta la parte anteriore del gioiello era decorata a smalto e con diamanti, ma più spesso la smaltatura era impiegata per la parte posteriore, più adatta in quanto la montatura chiusa sul retro forniva una superficie piatta.

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fig.3. Pendente con cassa smaltata di Jean Toutin. V&A Museum

Le principali tecniche impiegate per la realizzazione di questi pezzi in smalto, in stile “Cosse-de-pois”, erano il “email en ronde bosse” e il “champlevé”. Fig. 3
Lo studio della botanica e i fiori esotici che cominciano ad arrivare in Europa suscitano grande curiosità e interesse da parte delle classi abbienti e diventano fonte di ispirazione per artisti e artigiani. L’osservazione approfondita delle piante venne quindi applicata anche alla pittura e alle arti decorative, tendenza che perdurò fino alla seconda metà del XVII secolo. Questa passione ha lasciato splendide tracce nei tulipani, gigli, rose e fritillarie, incisi o dipinti con smalti policromi su medaglioni, miniature, casse di orologi e sul retro dei gioielli. I fiori sono un tema costante nelle incisione e nei libri, provenienti soprattutto dalla Francia e dalla Germania, che riproducono i modelli dell’arte orafa e ci permettono di ricostruire cronologicamente l’emergere di particolari tendenze, giacché gran parte dei gioielli dei secoli XVII e XVIII è andata perduta.

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fig.4. Pendente in oro, argento e granati. Spagna, fine ‘600. Collezione Silvia Fini

In Spagna i motivi barocchi provenienti dalla Francia stentano ad affermarsi: negli ornamenti persiste infatti l’ispirazione religiosa con pendenti, croci, reliquiari o simboli dell’inquisizione o dell’ordine di Santiago. Fig. 4-5

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fig. 5. Retro del pendente (fig.4) smaltato su oro

Questi gioielli venivano indossati sia dagli uomini che dalle donne, come anche complesse e lunghe catene indossate su una spalla e in diagonale sul petto, di moda fin dalla seconda metà del XVI secolo. Finalmente poco prima del 1700, si diffonde lo stile barocco, che verrà apprezzato per un altro secolo.
Il fiocco è uno dei motivi più diffusi nella gioielleria barocca e deriva forse dai nastri con i quali un tempo si fissavano i gioielli. Nei ritratti eseguiti dalla metà del secolo appaiono spesso montati sopra pendenti, spille e orecchini. In genere sono decorati con pietre tagliate a tavoletta o a rosetta sulla parte anteriore e con smalto dipinto sulla parte posteriore. Fig.6

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Fig.6. Disegno preparatorio per due oendenti: uno a croce con decorazione floreale e l’altro a fiocco. XVII secolo. V.& A. Museum

I modelli di spille a fiocco con le cocche particolarmente appuntite e rivolte in basso divennero noti con la denominazione di Sévigné, in riferimento alla scrittrice francese Madame de Sévigné. Fig. 7 I fiocchi spiccavano anche nelle collane a nastro e nei braccialetti realizzati con nodi d’oro smaltato.

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Fig.7. Madame de Sévigné (1626-1696) ritratta da Claude Lefèbvre (1637-1675)

Verso la fine del secolo si diffuse la moda delle cosiddette Brandenburg, lunghe spille orizzontali, analoghe alle Sévigné, ma con una disposizione più compatta delle pietre e una forma più allungata lateralmente. Spesso si indossavano insieme varie spille coordinate, disposte lungo il corpetto in ordine di dimensione.

Autore: Silvia Fini
Articolo pubblicato su:
l’Informatore Europeo d’Arte e di Antiquariato